Differenze legislative nei principati
I sacerdoti del
Culto Tetradico non godono di nessuno sconto o favore; danneggiare un religioso non comporta pene supplementari. È accaduto che il Principe esiliasse
Vescovi e Abati anziché punirli per evitare incidenti diplomatici. Gli
Sciamani con
Autorità sono considerati pari ai
Cavalieri davanti alla legge. Per un
Cantore delle Nevi non è un mai
Aggressione ammaliare la vittima, giacché il suo potere è un dono degli Spiriti di tutte le cose, e i mortali non possono certo accusare gli Spiriti.
La consuetudine di ospitare i viandanti, particolarmente importante a causa delle insidie del territorio, a Castelbruma è un vero e proprio obbligo legale fuori dai castelli. Chi si rifiuta di dare riparo per la notte e dividere il proprio cibo a un Brumiano o forestiero incontrato nei monti o nei boschi, si macchia di un crimine analogo all'
Aggressione.
La bestemmia della Tetrade, il comportamento non conforme ai suoi precetti, o la pratica privata del vecchio culto (incluso officiare Cerimonie di nascosto), sono forme di Empietà, un crimine punito analogamente all'
Ingiuria. Dopo la
Terza Guerra dei Tre Re, in virtù dell'alleanza tra valniani e neenuvaren, è stata introdotta la tolleranza della pratica privata e discreta del "Culto della Madre Terra" (non del "Culto degli Spiriti", che resta sanzionato). La pratica
pubblica del vecchio culto (senza distinzioni, stavolta) o di altri riti empi (incluso officiare palesemente Cerimonie), la distruzione di simboli o edifici religiosi, l'omicidio di religiosi, sono forme di Eresia, un crimine punito con l'impiccagione preceduta dalla tortura.
Nessuna particolarità.
Gli Elfi non tolgono la vita a cuor leggero; salvo che per i crimini più orrendi di solito commutano la pena di morte in molti anni di carcere da correggere con qulacosa di meglio
- Apr 18, 2012 4:07 pm
(OOC: è soltanto un espediente narrativo, il giocatore deve in ogni caso ritirare il personaggio condannato). Analogamente, non considerano mai la multa una punizione sufficiente per gli assassini, e pretendono sempre il carcere o la pena capitale prevista. Chi uccide un servo o un infame viene punito già dalla prima volta come se fosse recidivo.
Mentre negli altri Principati il prestito a usura è considerato una forma di
truffa , di entità pari all'interesse accumulato, a Venalia è del tutto legittimo. Inoltre l'
insolvenza è punita più severamente: il tempo di schiavitù è raddoppiato.
Nobili e Cavalieri che si macchiano di insolvenza vengono costretti a inviare un servo in loro vece, se non ce l'hanno è addirittura possibile che il Principe li spogli di terre e titoli e faccia loro scontare il periodo di schiavitù. Per contro, il Principe accetta sempre il pagamento di multe, spesso più salate del normale, in sostituzione del
carcere .
L'avvelenamento non è considerato un'aggravante, ma un
omicidio come tutti gli altri. Lanciare sortilegi senza il consenso del soggetto è sempre considerato
aggressione, mentre nel resto delle Terre Spezzate dipende da caso a caso e da quanto il giudice sa sulle arti arcane. I giudici meridi tendono a essere particolarmente severi nel caso dei sortilegi che influenzano o ammaliano.
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[1] "
- ^ sostiere Ser Pinco Pallino, cavaliere valniano